Life is eternal. We have stopped for a moment to encounter each other, to meet, to love, to share
~ Paulo Coelho
mercoledì 22 dicembre 2010
domenica 19 dicembre 2010
Natale si avvicina...
Natale si avvicina e, strano a dirsi, negli ultimi 4 giorni ha fatto quasi freschino... in realta' non ha mai smesso di piovere e in realta' ... c'e' quel tempo umido appiccicoso tropicale, ma non cosi' caldo come ai veri tropici. Pero' la sensazione e' molto simile. Dico questa cosa perche' ancora al Natale con il sole non mi ci sono abituata! E sapere che dall'altra parte dell'emisfero c'e' un sacco di neve mi fa venire una puntina di malinconia... Che bella la neve a Natale! Come mi manca la neve a Natale!
Quest'anno siamo stati bravi abbiamo fatto l'albero presto, ma qualcosa mi e' rimasto indietro comunque... i biglietti d'auguri! Che strazio che sono! Mi riduco sempre all'ultimo momento con tutto!
Ho finito le due settimane in ospedale solo una settimana fa e ora sto lavorando qui ... coltivando comunque quell'altra parte di me che e' innamorata della buona cucina! Negli ultimi giorni ero addetta all'assaggio del Parmigiano Reggiano: di fronte a me una ruota di Parmigiano e io a distribuirne e a parlarne... racconto storie di persone, di tavolate di Natale, di primi, secondi e contorni... mi piace fare immaginare alle persone come potrebbero usarlo, come attivare la loro creativita' culinaria... sperando che capiscano quanto sia prezioso il Parmigiano e come faccia parte della nostra storia... Mi sembra a volte incredibile spiegare che il parmigiano grattato su un semplice brodino lo renda un piatto da leccarsi i baffi...
Mi sento un po' strana a volte, ma alla fine penso, con una punta di egocentrismo (lo ammetto), che quando porteranno il nostro Parmigiano sulla loro tavola... saro' li' un po' anch'io insieme a loro... Evviva il Natale!
PS
Ho trovato questa cosa divertente ...
You Know You're A Midwife When...
1. You can talk about vaginas, placentas, perineal tears over dinner without vomiting.
2. You can survive a 12 hour shift on just tea and Thornton’s chocolates.
3. Your bladder has a 5 litre capacity.
4. You can do everything with one hand on a night shift as you have a screaming baby in the other.
5. You can go from midwife to scrub nurse to paediatrician/ANNP to obstetrician within seconds.
6. You believe that when someone dares to say “Oh isn’t it quiet today”, something unspeakably terrible will happen.
7. You can smile politely and not burst out laughing when someone tells you they’re going to name their child “Banana Trevor Chardonnay Smith”.
8. You have been covered in at least 3 bodily fluids.
9. You know that “post partum” does not mean your fence is coming apart.
10. You think the only way to measure centimetres is to spread your fingers apart.
11. You think that Crocs are the best shoes in the world (but the damn hospital you work in has banned them).
12. You get really hacked off when you break your back for 2 hours trying to help someone breastfeed and they then say “ Oh you know what this is too hard…I’ll just have a bottle please”.
Quest'anno siamo stati bravi abbiamo fatto l'albero presto, ma qualcosa mi e' rimasto indietro comunque... i biglietti d'auguri! Che strazio che sono! Mi riduco sempre all'ultimo momento con tutto!
Ho finito le due settimane in ospedale solo una settimana fa e ora sto lavorando qui ... coltivando comunque quell'altra parte di me che e' innamorata della buona cucina! Negli ultimi giorni ero addetta all'assaggio del Parmigiano Reggiano: di fronte a me una ruota di Parmigiano e io a distribuirne e a parlarne... racconto storie di persone, di tavolate di Natale, di primi, secondi e contorni... mi piace fare immaginare alle persone come potrebbero usarlo, come attivare la loro creativita' culinaria... sperando che capiscano quanto sia prezioso il Parmigiano e come faccia parte della nostra storia... Mi sembra a volte incredibile spiegare che il parmigiano grattato su un semplice brodino lo renda un piatto da leccarsi i baffi...
Mi sento un po' strana a volte, ma alla fine penso, con una punta di egocentrismo (lo ammetto), che quando porteranno il nostro Parmigiano sulla loro tavola... saro' li' un po' anch'io insieme a loro... Evviva il Natale!
PS
Ho trovato questa cosa divertente ...
You Know You're A Midwife When...
1. You can talk about vaginas, placentas, perineal tears over dinner without vomiting.
2. You can survive a 12 hour shift on just tea and Thornton’s chocolates.
3. Your bladder has a 5 litre capacity.
4. You can do everything with one hand on a night shift as you have a screaming baby in the other.
5. You can go from midwife to scrub nurse to paediatrician/ANNP to obstetrician within seconds.
6. You believe that when someone dares to say “Oh isn’t it quiet today”, something unspeakably terrible will happen.
7. You can smile politely and not burst out laughing when someone tells you they’re going to name their child “Banana Trevor Chardonnay Smith”.
8. You have been covered in at least 3 bodily fluids.
9. You know that “post partum” does not mean your fence is coming apart.
10. You think the only way to measure centimetres is to spread your fingers apart.
11. You think that Crocs are the best shoes in the world (but the damn hospital you work in has banned them).
12. You get really hacked off when you break your back for 2 hours trying to help someone breastfeed and they then say “ Oh you know what this is too hard…I’ll just have a bottle please”.
giovedì 2 dicembre 2010
Make Me A Channel Of Your Peace - Sinead O'Connor
Ho sentito questa canzone ad un'assemblea della scuola dei miei bambini. Stavano ovviamente parlando di San Francesco. Mi ha commosso. Da quando l'ho sentita cantata mi e' entrata nelle pieghe del cervello e non mi lascia. In sala parto, l'altro giorno, una mamma cinese ha partorito in 45minuti arrivando appena in tempo... mentre ero li' mi sentivo questa canzone nelle orecchie. Le mie mani che per prime hanno toccato la vita in questo mondo... e io gli cantavo questa canzone... che emozione!
domenica 14 novembre 2010
Si ricomincia...
Domani si ricomincia.Tutte le facolta' finiscono l'anno ... noi invece con il nuovo curriculum abbiamo anche il terzo trimestre. Avro' solo due esami ... sempre che non abbia da ripeterne qualcuno che non ho passato dello scorso semestre... sto infatti aspettando ancora 2 risultati... Ma domani si ricomincia comunque! Lactation and Breastfeeding e Midwifery practice for normal birth. Ci saranno 2 slots di tirocinio. Uno di due settimane a dicembre e uno di quattro a febbraio. Questa volta sara' in ospedale. Lo scorso semestre sono stata cinque settimane con un'ostetrica indipendente, a questo giro devo andare in ospedale un po' in sala parto e un po' in reparto maternita'. Le ore saranno piu' stabili, perche' con l'ostetrica indipendente non c'e' giorno o notte che tengano. Quando la natura chiama si va...
In quelle settimane sono morta e rinata cento e piu' volte. Ho scoperto lati di me che non conoscevo. Ho imparato moltissimo sia di ostetricia che di me stessa. E' una professione incredibile, cosi' olistica e fantastica! E quindi ...via si riparte domani... verso una nuova fantastica avventura!
In quelle settimane sono morta e rinata cento e piu' volte. Ho scoperto lati di me che non conoscevo. Ho imparato moltissimo sia di ostetricia che di me stessa. E' una professione incredibile, cosi' olistica e fantastica! E quindi ...via si riparte domani... verso una nuova fantastica avventura!
martedì 2 novembre 2010
L'ascolto
Ha 20 anni, tanti braccialetti e tatuaggi, capelli biondi e un sorriso bellissimo.
E' il suo primo bambino. Una notte d'amore con lui, che e' li', di fronte a lei, impaurito nei suoi 20 anni, sconvolto dal vederla nel dolore. Lei gli fa una linguaccia, lui non sa se ridere o se piangere.
Lei respira, ha lasciato andare la pompetta del gas. Non ne ha piu' bisogno.
Le contrazioni aumentano d'intesita', la sua voce e' cambiata.
Cambia posizione, ascolta il corpo, va con lui.
Come guidata da mani invisibili si mette di fianco e soffia le spinte.
Piano, piano, poi forte piu' forte, poi ancora piano piano.
Eccolo li' lui arriva tra noi, piange e, che magia, fa anche la pipi'...
E' il suo primo bambino. Una notte d'amore con lui, che e' li', di fronte a lei, impaurito nei suoi 20 anni, sconvolto dal vederla nel dolore. Lei gli fa una linguaccia, lui non sa se ridere o se piangere.
Lei respira, ha lasciato andare la pompetta del gas. Non ne ha piu' bisogno.
Le contrazioni aumentano d'intesita', la sua voce e' cambiata.
Cambia posizione, ascolta il corpo, va con lui.
Come guidata da mani invisibili si mette di fianco e soffia le spinte.
Piano, piano, poi forte piu' forte, poi ancora piano piano.
Eccolo li' lui arriva tra noi, piange e, che magia, fa anche la pipi'...
sabato 16 ottobre 2010
La mia anima mi ha parlato
La mia anima mi ha parlato,
fratello, e mi ha illuminato.
E spesso anche a te l'anima parla
e ti illumina.
Tu infatti sei come me,
e non c'è differenza tra noi,
se non questa:
io esprimo cio che è dentro di me
in parole che ho udito nel mio silenzio,
mentre tu custodisci tacito
cio' che è dentro di te.
Ma la tua silenziosa custodia
ha lo stesso valore del mio tanto parlare.
Kahlil Gibran
~ Prose e Poems ~
martedì 12 ottobre 2010
Quando la vita ti travolge
Quando la vita ti travolge
ti ritrovi a sudare freddo e
ti senti svenire.
Come sull'orlo di un precipizio,
o prima di buttarti con un paracadute...
Pensi che qualsiasi cosa tu farai
sara' lei comunque a segnare i prossimi
attimi...
Quando la vita ti travolge
il tuo primo giorno di tirocinio
sei scaraventata nella piu' incredula realta'
e la vita ti travolge...
e nasce...
comunque...
e' lei a segnare gli attimi,
le ore e ...
e ... un bimbo piange
a forza uscito
dalla sua piscina primordiale
E io con lui...
dopo tutte quelle ore,
il senso d'impotenza,
l'apparenza di controllo,
la vita ti travolge
e comunque e' sempre lei a
guidare, decidere... il quando e il come...
Il perche' e' solo la mente a cercarlo...
La vita lo sa sempre
il perche'...
ti ritrovi a sudare freddo e
ti senti svenire.
Come sull'orlo di un precipizio,
o prima di buttarti con un paracadute...
Pensi che qualsiasi cosa tu farai
sara' lei comunque a segnare i prossimi
attimi...
Quando la vita ti travolge
il tuo primo giorno di tirocinio
sei scaraventata nella piu' incredula realta'
e la vita ti travolge...
e nasce...
comunque...
e' lei a segnare gli attimi,
le ore e ...
e ... un bimbo piange
a forza uscito
dalla sua piscina primordiale
E io con lui...
dopo tutte quelle ore,
il senso d'impotenza,
l'apparenza di controllo,
la vita ti travolge
e comunque e' sempre lei a
guidare, decidere... il quando e il come...
Il perche' e' solo la mente a cercarlo...
La vita lo sa sempre
il perche'...
giovedì 9 settembre 2010
ITALIA
L'Italia delle belle donne, delle belle scarpe, dei bei vestiti, delle voci tonanti, della storia, del cibo fantastico, della mozzarella fresca, del prosciutto e melone a volontà, del Liga, delle case solidissime, del riscaldamento, delle risate e degli affetti mai lasciati...
Eccomu qui dunque... ad assaporare ogni momento, ogni sorriso e ogni abbraccio...
Eccomi qui a capire il perchè di certe scelte e il perchè di certi rimpianti...
Eccomi qui a capire e a capirmi... come sempre ... ancora a rimettersi in gioco.. sempre...
Eccomu qui dunque... ad assaporare ogni momento, ogni sorriso e ogni abbraccio...
Eccomi qui a capire il perchè di certe scelte e il perchè di certi rimpianti...
Eccomi qui a capire e a capirmi... come sempre ... ancora a rimettersi in gioco.. sempre...
sabato 28 agosto 2010
Pensieri...
E' la notte prima della partenza, la mia piccola dorme, le valige credo siano pronte. Io sono pronta?
Oggi sono andata a prendere le scarpe per le mie bimbe che faranno le flower girls. Mi immaginavo il giorno del matrimonio. La mia famiglia, i miei bambini... tutti a celebrare ancora una volta l'amore!! Mi sono venute le lacrime agli occhi. Sembra una banalità, ma al pensiero di tanta felicità mi vengono le lacrime agli occhi...
Domenica parto ... e poi chissà...
Oggi sono andata a prendere le scarpe per le mie bimbe che faranno le flower girls. Mi immaginavo il giorno del matrimonio. La mia famiglia, i miei bambini... tutti a celebrare ancora una volta l'amore!! Mi sono venute le lacrime agli occhi. Sembra una banalità, ma al pensiero di tanta felicità mi vengono le lacrime agli occhi...
Domenica parto ... e poi chissà...
lunedì 23 agosto 2010
Birthspirit
About Birthspirit
Birthspirit is the wholeness in each of us.
Innately present, deep within us all,
she waits to be discovered as we peel back the cluttering layers of fear
and self doubt that exist in our herstory.
There is no search to be done as she is not lost.
Birthspirit is embodied in ways that reflect the feminine principle.
Her life force, her energy, her power is strongest in women and midwives.
She is most likely to be uncovered at a birth.
Birthspirit belongs to all women and families.
She manifests that which has been unsaid, expressing her self in the language of women.
Knowing her fills the void that exists from the loss of story telling
in our families and our communities.
She enables us to see the depths - and to see the simplicity
venerdì 13 agosto 2010
An opportunity! Un'opportunità!
"Midwifery is an opportunity! The opportunity to change the world from the beginning." (M.V.)
mercoledì 11 agosto 2010
lunedì 2 agosto 2010
New Zealand Model of Partnership
Partnership is a key concept for the midwifery profession.
New Zealand midwives work in partnership with the woman and her family in a relationship of trust, shared decision making and responsibility, negotiation and shared understanding.
The word midwife means ‘with woman’ and is reflective of the midwife’s role in accompanying the woman on her journey through pregnancy and childbirth into motherhood.
The midwife acknowledges the woman’s autonomy in her own life and respects the decisions she makes for her childbearing experience.
The midwife has a responsibility to share all the available information with the woman and to respect her values and beliefs. This includes working with her to involve her chosen family members.
To reflect the partnership with women the New Zealand College of Midwives welcomes individual consumer members as well as affiliated consumer organisations. All College committees have consumer representation to ensure midwifery services remain woman centred.
From NCOM
Sottolineo WOMAN CENTRED!!!!!!!!!!!!!!!!
New Zealand midwives work in partnership with the woman and her family in a relationship of trust, shared decision making and responsibility, negotiation and shared understanding.
The word midwife means ‘with woman’ and is reflective of the midwife’s role in accompanying the woman on her journey through pregnancy and childbirth into motherhood.
The midwife acknowledges the woman’s autonomy in her own life and respects the decisions she makes for her childbearing experience.
The midwife has a responsibility to share all the available information with the woman and to respect her values and beliefs. This includes working with her to involve her chosen family members.
To reflect the partnership with women the New Zealand College of Midwives welcomes individual consumer members as well as affiliated consumer organisations. All College committees have consumer representation to ensure midwifery services remain woman centred.
From NCOM
Sottolineo WOMAN CENTRED!!!!!!!!!!!!!!!!
lunedì 26 luglio 2010
Empowering women!
Dopo un viaggio intenso di 48 ore si aereo e sole 52 ore a Milano in modo che due dei miei bambini si possano godere l'estste italiana, i nonni, la zia e tanta bella mozzarella, e' iniziato il nuovo semestre. 4 esami: Anatomia 2, Arte e Scienza Ostetrica 1, Pratica Ostetrica, Struttura e storia professionale della pratica ostetrica. Dalle 8.00am alle 4pm all'universita' tra laboratori, tutorials, lezioni nei gruppi di studio, demo rooms, la prima settimana ho avuto l'impressione che con l'imbuto ci stessero nutrendo di informazioni e nozioni importantissime... che, ovviamente, non ho ancora digerito, ma che confido di digerire al piu' presto!
Il gruppo di ostetricia e' variopinto quindi un bell'esempio di cultura neozelandese. Donne di diverse etnie e colori, culture e passati, storie ed esperienze di vita che ogni momento, ad ogni lezione vengono condivise emozionando tutte! La prima lezione di Art and Science abbiamo condiviso la nostra storia di quando abbiamo scoperto di essere incinta. Anche le prof hanno condiviso la loro e ci siamo emozionate con loro... ridendo e piangendo allo stesso tempo! Sento che si sta creando un legame tra noi studentesse di ostetricia: anche queste condivisioni lo rendono possibile! Non ci si incontra solo per imparare o epr passare l'esame, ma per condividere ... anche le nostre paure e fragilita'!
Abbiamo parlato della prima visita ostetrica: aspettative della donna, tecnicismi, esami. La donna decide dove partorire e quali esami vuole fare. Esistono quelli di routines e anche le ecografie di routines, ma e' lei a decidere se vuole farli o meno. Le si lascia il potere di decidere e le si trasmettono le informazioni necessarie per prendere una decisione, scevre noi ostetriche di qualsiasi goudizio (difficilissimo per altro... ed infatti ci hanno detto di lavorare su di noi). Il motto delle lezioni, espresso o inespresso e' DARE IL POTERE ALLE DONNE! EMPOWERING WOMEN!!! Incredibile! Mi e' venuto in mente che la Nuova Zelanda e' stato il primo paese al mondo a concedere il voto alle donne. Centrera' qualcosa?
Il materiale usato nelle lezioni e' costituito principalmente da presentazioni in power points. Un paio di slides mi hanno colpite e ve le riporto:
Il gruppo di ostetricia e' variopinto quindi un bell'esempio di cultura neozelandese. Donne di diverse etnie e colori, culture e passati, storie ed esperienze di vita che ogni momento, ad ogni lezione vengono condivise emozionando tutte! La prima lezione di Art and Science abbiamo condiviso la nostra storia di quando abbiamo scoperto di essere incinta. Anche le prof hanno condiviso la loro e ci siamo emozionate con loro... ridendo e piangendo allo stesso tempo! Sento che si sta creando un legame tra noi studentesse di ostetricia: anche queste condivisioni lo rendono possibile! Non ci si incontra solo per imparare o epr passare l'esame, ma per condividere ... anche le nostre paure e fragilita'!
Abbiamo parlato della prima visita ostetrica: aspettative della donna, tecnicismi, esami. La donna decide dove partorire e quali esami vuole fare. Esistono quelli di routines e anche le ecografie di routines, ma e' lei a decidere se vuole farli o meno. Le si lascia il potere di decidere e le si trasmettono le informazioni necessarie per prendere una decisione, scevre noi ostetriche di qualsiasi goudizio (difficilissimo per altro... ed infatti ci hanno detto di lavorare su di noi). Il motto delle lezioni, espresso o inespresso e' DARE IL POTERE ALLE DONNE! EMPOWERING WOMEN!!! Incredibile! Mi e' venuto in mente che la Nuova Zelanda e' stato il primo paese al mondo a concedere il voto alle donne. Centrera' qualcosa?
Il materiale usato nelle lezioni e' costituito principalmente da presentazioni in power points. Un paio di slides mi hanno colpite e ve le riporto:
IT IS NEVER ENOUGH JUST TO SAY THAT THIS IS THE WAY IT IS,
ALWAYS HAS BEEN AND ALWAYS WILL BE.
CHANGE CAN HAPPEN BUT IT WILL NEVER HAPPEN
IF WE DON’T UNDERSTAND THE RELATIONSHIP OF
POWER AND POLITICS THAT EXIST AROUND US.
Welcome to Midwifery
Dopo queste slides la prof ha detto: " When I look at you I see an opportunity here. The opportunity of new generations to be empowered and to make the change!".
venerdì 2 luglio 2010
L'Uovo 25
Il nuovo L'Uovo si è schiuso!
Questo giornale della Casa di Maternità La Via Lattea è sempre una sorpresa. Noi redattrici siamo mamme della Casa di Maternità e ci diamo da fare a scrivere e a raccogliere gli articoli. Un lavoro bellissimo e intenso! A volte penso che debba essere divulgato dappertutto, ma la filosofia della Casa di Maternità non è condivisa da tutti.
Leggetelo tutto! E' bellissimo!
Questo giornale della Casa di Maternità La Via Lattea è sempre una sorpresa. Noi redattrici siamo mamme della Casa di Maternità e ci diamo da fare a scrivere e a raccogliere gli articoli. Un lavoro bellissimo e intenso! A volte penso che debba essere divulgato dappertutto, ma la filosofia della Casa di Maternità non è condivisa da tutti.
Leggetelo tutto! E' bellissimo!
mercoledì 30 giugno 2010
Post Esami...
Ho passato i tre esami di questo semestre. E' ufficiale! Ho aspettato a scriverne per scaramanzia... sono molto scaramantica! A volte mi chiedo come sia successo... questo semestre è stato strano, angosciante a volte, intenso e avvincente. A volte credo che il mio bambino e le persone che mi hanno amato mi abbiano dato una bella spinta. E anche i vostri incoraggiamenti mi hanno aiutato molto.
Ho imparato molto in questo semestre. Mi sento molto cambiata in tante cose. E mi sento che sono i fase di continuo cambiamento. Una cosa che ho capito di me stessa è che per avere nuove energie per nuove cose (da imparare o da fare) ci vuole una ricarica (diciamo che in teoria lo sapevo già... but knowing is not doing!). I neuroni per elettrizzarsi bene tra di loro hanno bisogno di nutrimento...ed in particolare di un nutrimento ... il riposo. Sarà una cosa banale, ma mentre studiavo anatomia ho capito che se non mi riposavo un po' tra le sessioni di studio, tutte quelle cose non mi sarebbero entrate nella testa. E allora perchè a volte ci si ostina a non fermarsi mai... per dimostrare chissà che cosa a chissà chi? Ogni tanto in biblioteca mi fermavo a pensare a quando a Milano lavoravo e dovevo fare degli orari impensabili. il più delle volte per dimostrare che ero efficente, dedicata, forte e invincibile. Questo semestre no, non volevo dimostrare niente a nessuno. Continuavo a ripetermi che avrei fatto quello che potevo e che mi sarei concessa dei momenti di riposo per poi ripartire. Qualche tempo fa mi sarei sentita in colpa a prendermi dei momenti di riposo. Che strana cosa i sensi di colpa... se si potessero vendere sarei ricchissima! Dunque ha funzionato. Il mio rendimento è aumentato introducendo delle pause di riposo, calcolate ovviamente, ma necessarie. Perchè semplicemente sono vincibile... e in fondo che male c'è?
Settimana scorsa abbiamo avuto la Clinical Skills Week. All'interno dell'Università ci sono le cosidette Demo Rooms uguali a delle sale d'ospedale con tanto di manichini. Abbiamo imparato a lavarci le mani in modo corretto, a usare i guanti sterili, a provare la pressione del sangue, il polso, la temperatura, la respirazione, a cambiare le pazienti e a fare e a rifare i letti. Prendendo nota sulla cartella medica e imparando con il role play come approciare la paziente. E' stato bellissimo! Intensissimo! Eravamo tutte molto concentrate e motivate! Mi hanno colpito molto due cose. Il continuo chiedere il permesso (consent) alla paziente. Ovverosia non si può semplicemente dire: " Devo provarti la pressione". No si deve dire :"ti posso provare la pressione?". Bisogna aspettare la risposta positiva della paziente e poi operare. Interessante. Non ricordo nulla di simile in Italia, ma non faccio testo io. L'altra cosa che mi ha colpito è la gentilezza ad oltranza. La paziente puo' dire di no a qualsiasi cosa e noi comunque dobbiamo rispettare la sua scelta ed essere sempre gentili e disponibili. Incredibile! Le nostre insegnanti ci hanno osservato e valutato, e non smettevano di ripeterci di essere gentili e di supporto. Abbiamo così assaggiato il primo mattoncino del nostro ruolo... che mi sento di amare sempre di più...ogni giorno che passa.
Ho imparato molto in questo semestre. Mi sento molto cambiata in tante cose. E mi sento che sono i fase di continuo cambiamento. Una cosa che ho capito di me stessa è che per avere nuove energie per nuove cose (da imparare o da fare) ci vuole una ricarica (diciamo che in teoria lo sapevo già... but knowing is not doing!). I neuroni per elettrizzarsi bene tra di loro hanno bisogno di nutrimento...ed in particolare di un nutrimento ... il riposo. Sarà una cosa banale, ma mentre studiavo anatomia ho capito che se non mi riposavo un po' tra le sessioni di studio, tutte quelle cose non mi sarebbero entrate nella testa. E allora perchè a volte ci si ostina a non fermarsi mai... per dimostrare chissà che cosa a chissà chi? Ogni tanto in biblioteca mi fermavo a pensare a quando a Milano lavoravo e dovevo fare degli orari impensabili. il più delle volte per dimostrare che ero efficente, dedicata, forte e invincibile. Questo semestre no, non volevo dimostrare niente a nessuno. Continuavo a ripetermi che avrei fatto quello che potevo e che mi sarei concessa dei momenti di riposo per poi ripartire. Qualche tempo fa mi sarei sentita in colpa a prendermi dei momenti di riposo. Che strana cosa i sensi di colpa... se si potessero vendere sarei ricchissima! Dunque ha funzionato. Il mio rendimento è aumentato introducendo delle pause di riposo, calcolate ovviamente, ma necessarie. Perchè semplicemente sono vincibile... e in fondo che male c'è?
Settimana scorsa abbiamo avuto la Clinical Skills Week. All'interno dell'Università ci sono le cosidette Demo Rooms uguali a delle sale d'ospedale con tanto di manichini. Abbiamo imparato a lavarci le mani in modo corretto, a usare i guanti sterili, a provare la pressione del sangue, il polso, la temperatura, la respirazione, a cambiare le pazienti e a fare e a rifare i letti. Prendendo nota sulla cartella medica e imparando con il role play come approciare la paziente. E' stato bellissimo! Intensissimo! Eravamo tutte molto concentrate e motivate! Mi hanno colpito molto due cose. Il continuo chiedere il permesso (consent) alla paziente. Ovverosia non si può semplicemente dire: " Devo provarti la pressione". No si deve dire :"ti posso provare la pressione?". Bisogna aspettare la risposta positiva della paziente e poi operare. Interessante. Non ricordo nulla di simile in Italia, ma non faccio testo io. L'altra cosa che mi ha colpito è la gentilezza ad oltranza. La paziente puo' dire di no a qualsiasi cosa e noi comunque dobbiamo rispettare la sua scelta ed essere sempre gentili e disponibili. Incredibile! Le nostre insegnanti ci hanno osservato e valutato, e non smettevano di ripeterci di essere gentili e di supporto. Abbiamo così assaggiato il primo mattoncino del nostro ruolo... che mi sento di amare sempre di più...ogni giorno che passa.
domenica 13 giugno 2010
Esami
Scusate l'assenza, ho avuto una serie infinita di esami e domani ho l'ultimo di anatomia...
Ce la mettero' tutta... a presto!
Ce la mettero' tutta... a presto!
giovedì 3 giugno 2010
Reflective Journaling - Why keep a journal?
Ci insegnano che un requisito fondamentale di un'ostetrica e' tenere un diario...
Non mi ricordo un periodo della mia vita in cui non ho avuto un diario... un diario da rileggere, con cui piangere e sorridere, per ricordare quello che e' stato e quello che poteva essere, per capire chi sono e dove voglio andare, per ricordarmi di chi sono e perche'... Ora ne devo avere uno per quando comincero' i miei cosiddetti clinical (pratica clinica, che pero' non e' detto che sia in ospedale), non vedo l'ora!
- To remember and record your thoughts, feelings, actions and practices.
- To keep a record for you to revisit and analyse.
- To help you think things through.
- To allow you to see where you are at, where you have been and where you are going.
Non mi ricordo un periodo della mia vita in cui non ho avuto un diario... un diario da rileggere, con cui piangere e sorridere, per ricordare quello che e' stato e quello che poteva essere, per capire chi sono e dove voglio andare, per ricordarmi di chi sono e perche'... Ora ne devo avere uno per quando comincero' i miei cosiddetti clinical (pratica clinica, che pero' non e' detto che sia in ospedale), non vedo l'ora!
giovedì 27 maggio 2010
The Midwifery Partnership
Eccolo qui "The Midwifery Partnership Model". Queso e' il modello stabilito dal ministero della sanita' e della salute per le ostetriche. Il corso universitario deve formare ostetriche in grado di aderire con la loro pratica e la conoscenza al modello di parnership. Ho fatto la foto in una classe all'universita'.
Al centro vi e' la relazione tra la donna e la sua ostetrica. Dalla sua parte la donna ha la famiglia da cui proviene (Whanau, se Maori), il suo partner e i suoi bambini. Tutti contribuiscono alla sua esperienza di madre. E' il bagaglio che porta nella sua gravidanza e di conseguenza nella relazione con la sua ostetrica. L'ostetrica dalla sua parte ha lo standard stabilito, l'etica professionale e l'iscrizione all'albo professionale. Entrambe sono contenute nei servizi alla maternita', nonche' al sistema sanitario, questi a loro volta fanno parte della societa' neozelandese, della cultura e del Trattato di Waitangy (stipulato tra inglesi e maori).
Come dicevo, la donna e' il fulcro delle sue scelte e l'ostetrica che la segue deve saper comunicare quali sono le scelte possibili, in modo che la donna possa prendere la sua decisione, la cosiddetta "informed choice".
Sono affascinata da questo sistema dedicato alle donne. La societa' neozelandese ha tanti lati che non capisco e altri che non condivido, ma nel caso della gravidanza e dell'attenzione alla donna in gravidanza ammiro molto la loro liberta' "emozionale". Il fatto che durante la gravidanza tutto debba ruotare intorno alla donna (it is all about the woman!), e che, se in gravidanza non ci sono problemi, e' piu' che normale avere un parto a casa, o in una casa del parto, o in ospedale, a seconda della scelta della donna. Incredibile! Ammiro il rispetto della scelta, ammiro il supporto incredibile dato alla scelta, ammiro la sensibilita' del sistema... Certo sono ancora all'universita' e non sono ancora entrata in ospedale per vedere come funziona realmente il sistema ospedaliero, ma ho avuto le mie 11 settimane di gravidanza e vi assicuro che mi ricordero' per sempre la mia ostetrica... le sue telefonate, i suoi txt per chiedermi se avevo preso il ferro e giusto l'altro giorno la sua disponibilita' a parlare ancora di quello che e' stato! Mi ricordava tanto la mia Nadia, ostetrica della casa di maternita'...
Queste alcune frasi del cartellone:
"This isn't just the birth of my baby, it is a birth of me as a mother and even more that it is a birth of me as a woman. I am making decisions about things I didn't even know were choices."
"I gave birth to my son at home, free to dance and roar and supported by those I had chosen to be with me and the ancestors and the unborn."
venerdì 21 maggio 2010
lunedì 17 maggio 2010
Io?
Io? Ecco ogni tanto sono qui che cammino per il campus o aspetto i bambini fuori dalla scuola e ho questa domanda che mi continua a ritornare in mente... io?io?io? Sono ancora io? Eppure per tanti sono sempre io. Mi sorridono, mi salutano, mi parlano ... ma com'e' che non si accorgono, com'e' che non "si vede"? C'e' stata solo una mamma che mi ha detto che mi vedeva un po' distratta nelle ultime settimane e che se avevo voglia di fare una chiaccherata... Distratta? Si vede solo questo?
Eppure sono cosi' diversa, cosi' cambiata. Questa ciccatrice e' dentro, nel cuore, nella pancia, nelle lacrime. Se non ne parlo non c'e'... non si vede...
Fino a prima mi sentivo come invincibile... davvero non scherzo... come se niente potesse scalfiggermi. Mi sentivo spinta ogni giorno da una forza emotiva e fisica fantastica, che amavo ogni giorno! Ho sempre riempito la mia vita di cose da fare, cose in cui ho sempre creduto e che ho amato sempre tanto! Tutto questo senza mai in realta' pensare troppo alla mia salute. A volte parlavo con mie amiche o conoscenti e mi dicevano come loro non potessero fare certe cose o come loro, che ne so, dovessero andare a nuotare almeno 3 giorni alla settimana per sentirsi bene, per potere andare avanti. E io invece mi dicevo che avevo tante e tante altre cose da fare (non che mi sarebbe dispiaciuto andare a nuotare...), che non avevo tempo per fermarmi.
Ecco forse e' questa la parola giusta... fermarsi... "perche' fermarsi e' un po' come morire" (credo sia di Vasco)... chissa' ora invece ho solo voglia di fermarmi... di stare. Si' starei ore e ore davanti alla televisione a guardare tutti gli episodi di sex and the city, la trilogia di Indiana Jones, tutti i film di guerre stellari, i film di Muccino, Toto', tutti quello con Hugh Grant, Bridget Jones, Pane e Tulipani, l'erba di Grace... e via cosi' potrei elencarne tanti altri. Ma solo solo stare... piangere e ridere, se capita. Ecco questo e' quello che vorrei fare... io??? Io??? Fermarmi cosi'. Non mi riconosco. Sono davvero io?
E poi ho paura. Paura di sentirmi cosi' fragile, nel corpo e nelle emozioni. Questa fragilita' non la conosco bene... mi spaventa... sopravvivero' nonostante la fragilita'?
Eppure si' sono io. I bambini mi chiamano ancora mamma... e all'universita' devo fare gli esami. Ora ne ho quattro in tre settimane. Belli, ma pesanti. Il 14 giugno ho l'esamone di anatomia. Poi la clinical week e poi basta fino al 19 luglio. Vado avanti cosi'. L'amore e la passione per quello che faccio e il mio progetto mi fanno alzare dal letto la mattina, preparare i lunch boxes e organizzare la giornata pienissima di cose... Va bene cosi' mi dico e so che e' cosi'... ringrazio davvero di avere qualcuno da accudire e una passione, due, tre, cento e piu' da coltivare.
Ma non mi sento tanto io... e va bene cosi' ... quando saro' un'ostetrica sapro' come ci si sente e di cosa si puo' avere bisogno fisicamente ed emotivamente.
Ringrazio tutti i meravigliosi commenti! Li ho scritti tutti su un foglio che porto con me. Ogni tanto li rileggo... per tenermi compagnia. Un calore del cuore che con l'inverno alle porte ... non guasta mai!
Eppure sono cosi' diversa, cosi' cambiata. Questa ciccatrice e' dentro, nel cuore, nella pancia, nelle lacrime. Se non ne parlo non c'e'... non si vede...
Fino a prima mi sentivo come invincibile... davvero non scherzo... come se niente potesse scalfiggermi. Mi sentivo spinta ogni giorno da una forza emotiva e fisica fantastica, che amavo ogni giorno! Ho sempre riempito la mia vita di cose da fare, cose in cui ho sempre creduto e che ho amato sempre tanto! Tutto questo senza mai in realta' pensare troppo alla mia salute. A volte parlavo con mie amiche o conoscenti e mi dicevano come loro non potessero fare certe cose o come loro, che ne so, dovessero andare a nuotare almeno 3 giorni alla settimana per sentirsi bene, per potere andare avanti. E io invece mi dicevo che avevo tante e tante altre cose da fare (non che mi sarebbe dispiaciuto andare a nuotare...), che non avevo tempo per fermarmi.
Ecco forse e' questa la parola giusta... fermarsi... "perche' fermarsi e' un po' come morire" (credo sia di Vasco)... chissa' ora invece ho solo voglia di fermarmi... di stare. Si' starei ore e ore davanti alla televisione a guardare tutti gli episodi di sex and the city, la trilogia di Indiana Jones, tutti i film di guerre stellari, i film di Muccino, Toto', tutti quello con Hugh Grant, Bridget Jones, Pane e Tulipani, l'erba di Grace... e via cosi' potrei elencarne tanti altri. Ma solo solo stare... piangere e ridere, se capita. Ecco questo e' quello che vorrei fare... io??? Io??? Fermarmi cosi'. Non mi riconosco. Sono davvero io?
E poi ho paura. Paura di sentirmi cosi' fragile, nel corpo e nelle emozioni. Questa fragilita' non la conosco bene... mi spaventa... sopravvivero' nonostante la fragilita'?
Eppure si' sono io. I bambini mi chiamano ancora mamma... e all'universita' devo fare gli esami. Ora ne ho quattro in tre settimane. Belli, ma pesanti. Il 14 giugno ho l'esamone di anatomia. Poi la clinical week e poi basta fino al 19 luglio. Vado avanti cosi'. L'amore e la passione per quello che faccio e il mio progetto mi fanno alzare dal letto la mattina, preparare i lunch boxes e organizzare la giornata pienissima di cose... Va bene cosi' mi dico e so che e' cosi'... ringrazio davvero di avere qualcuno da accudire e una passione, due, tre, cento e piu' da coltivare.
Ma non mi sento tanto io... e va bene cosi' ... quando saro' un'ostetrica sapro' come ci si sente e di cosa si puo' avere bisogno fisicamente ed emotivamente.
Ringrazio tutti i meravigliosi commenti! Li ho scritti tutti su un foglio che porto con me. Ogni tanto li rileggo... per tenermi compagnia. Un calore del cuore che con l'inverno alle porte ... non guasta mai!
mercoledì 28 aprile 2010
Troppo Presto!
Questa e' una storia che non ero sicura vi avrei raccontato.
Troppo presto!
Ecco ci sei! E' positivo! No...nooooo!
No non puo' essere! No!
Eppure ci sei. No!
Eppure la nausea! No!
Eppure la stanchezza! No!
Eppure il seno che pulsa! No!
Di vita!
Ecco ci sei! No? Si?
Al solito io impreparata. No? Si?
Spaventata. No? Si?
Mi sento manipolata. No? Si?
Ricominciare con te? No? Si?
Mi sento che guidi tu.
Che tu decidi per me.
Mi sento svenire.
Mi sento riempita di te.
e ora...
No? Si?
No? Si?
Ma Si!
Si! Che sia!
Eccoti ti faccio spazio!
Sistemo la camera.
Faccio spazio nel mio cuore!
E ora Si!!!!
Non vedo l'ora di sentire il tuo odore.
Non vedo l'ora del tuo sguardo!
Ti amo gia' tanto!
Si! Tanto!
Ecco le nausee... Si!
Ci sei. Rispondi!
Si!!!
E ora cos'e' questo rosso?
E questi crampi?
Le contrazioni?
No e' troppo presto!
No ... ecco che scende,
lo sento scorrere giu' dalle mie gambe.
E le contrazioni.
Le onde, come nel parto...
No no no no e' troppo presto!
Caldo che scende dal mio viso.
Lacrime per te.
Non sono neanche riuscita a vederti!
Neanche abbracciarti,
neanche il tuo sguardo...
niente... ora solo rosso!
Te ne sei andato, cosi'.
Troppo presto!
Troppo, troppo presto!
E mi lasci qui cosi'.
Svuotata.
A ricominciare la mia vita,
che, ora, faccio fatica a vivere,
senza di te.
Nel mio cuore per sempre.
Marina, La tua mamma a meta'.
Aveva 11 settimane quando se ne e' andato. Per ora riesco solo a scrivere questo. Devo ricominciare, lo so. Ma e' difficile! Non credevo cosi' difficile!
Troppo presto!
Ecco ci sei! E' positivo! No...nooooo!
No non puo' essere! No!
Eppure ci sei. No!
Eppure la nausea! No!
Eppure la stanchezza! No!
Eppure il seno che pulsa! No!
Di vita!
Ecco ci sei! No? Si?
Al solito io impreparata. No? Si?
Spaventata. No? Si?
Mi sento manipolata. No? Si?
Ricominciare con te? No? Si?
Mi sento che guidi tu.
Che tu decidi per me.
Mi sento svenire.
Mi sento riempita di te.
e ora...
No? Si?
No? Si?
Ma Si!
Si! Che sia!
Eccoti ti faccio spazio!
Sistemo la camera.
Faccio spazio nel mio cuore!
E ora Si!!!!
Non vedo l'ora di sentire il tuo odore.
Non vedo l'ora del tuo sguardo!
Ti amo gia' tanto!
Si! Tanto!
Ecco le nausee... Si!
Ci sei. Rispondi!
Si!!!
E ora cos'e' questo rosso?
E questi crampi?
Le contrazioni?
No e' troppo presto!
No ... ecco che scende,
lo sento scorrere giu' dalle mie gambe.
E le contrazioni.
Le onde, come nel parto...
No no no no e' troppo presto!
Caldo che scende dal mio viso.
Lacrime per te.
Non sono neanche riuscita a vederti!
Neanche abbracciarti,
neanche il tuo sguardo...
niente... ora solo rosso!
Te ne sei andato, cosi'.
Troppo presto!
Troppo, troppo presto!
E mi lasci qui cosi'.
Svuotata.
A ricominciare la mia vita,
che, ora, faccio fatica a vivere,
senza di te.
Nel mio cuore per sempre.
Marina, La tua mamma a meta'.
Aveva 11 settimane quando se ne e' andato. Per ora riesco solo a scrivere questo. Devo ricominciare, lo so. Ma e' difficile! Non credevo cosi' difficile!
lunedì 12 aprile 2010
Le vacanze...
Eccoci qui di nuovo durante le vacanze di due settimane tra un term e l'altro. Qui funziona così. L'anno scolastico è diviso in 4 terms di circa 10 settimane ciascuno. Tra un term e l'altro ci sono sempre 2 settimane di vacanza. Poi in estate ovvero tra Natale e febbraio ci sono 6 settimane.
Dunque eccomi qui a preparare l'esame di anatomia (il 19) ed una tesina di psicologia (per il 23). Mio marito nel frattempo è dovuto partire per una fiera in Brasile e visite clienti in Cile ... in tutto 2 settimane via! Esattamente le due settimane delle vacanze. Che fare? Sto giostrandomi (in inglese c'è un bellissimo verbo che si dice juggling che è lo stesso che si usa per i giocolieri...) tra il lavoro, lo studio e i bambini a casa. Ieri avevo 7 bambini qui. Tra mamme per fortuna ci si da il cambio! Una volta tengono loro i miei e una volta tengo io i loro... ma che organizzazione ragazzi! Però alla fne in questi giorni sono riuscita a studiare un po' (spero abbastanza) e a ragionare su cosa scrivere sulla tesina. Con i bambini abbiamo poi fatto tante cose carine, alcune in casa, alcune con amici fuori. Tanto relax, comunque! Per loro e per me? Ma si non mi lamento perchè alla fine un sacco di amici mi hanno aiutato e mi sono vicini, quindi? Cosa chiedere di più?
Ad Anna Maria.... che dire? Grazie della condivisione della tua storia, mi sento molto onorata di averla potuta leggere. Mi sono commossa pensando che a volte serve un po' di coraggio per fare quel salto per realizzare i propri sogni. A volte sembra un salto nel buio... a volta ti sembra di volare... ma che soddisfazione ragazzi! La vita ti sembra di viverla non una , ma 10, 100, 1000 volte di più! Il tuo blog è bellissimo! Grazie, grazie , grazie!
Dunque eccomi qui a preparare l'esame di anatomia (il 19) ed una tesina di psicologia (per il 23). Mio marito nel frattempo è dovuto partire per una fiera in Brasile e visite clienti in Cile ... in tutto 2 settimane via! Esattamente le due settimane delle vacanze. Che fare? Sto giostrandomi (in inglese c'è un bellissimo verbo che si dice juggling che è lo stesso che si usa per i giocolieri...) tra il lavoro, lo studio e i bambini a casa. Ieri avevo 7 bambini qui. Tra mamme per fortuna ci si da il cambio! Una volta tengono loro i miei e una volta tengo io i loro... ma che organizzazione ragazzi! Però alla fne in questi giorni sono riuscita a studiare un po' (spero abbastanza) e a ragionare su cosa scrivere sulla tesina. Con i bambini abbiamo poi fatto tante cose carine, alcune in casa, alcune con amici fuori. Tanto relax, comunque! Per loro e per me? Ma si non mi lamento perchè alla fine un sacco di amici mi hanno aiutato e mi sono vicini, quindi? Cosa chiedere di più?
Ad Anna Maria.... che dire? Grazie della condivisione della tua storia, mi sento molto onorata di averla potuta leggere. Mi sono commossa pensando che a volte serve un po' di coraggio per fare quel salto per realizzare i propri sogni. A volte sembra un salto nel buio... a volta ti sembra di volare... ma che soddisfazione ragazzi! La vita ti sembra di viverla non una , ma 10, 100, 1000 volte di più! Il tuo blog è bellissimo! Grazie, grazie , grazie!
martedì 30 marzo 2010
Un raffreddore mi ha stesa!
Un raffreddore mi ha stesa! Incredibile come a volte un semplice (non che fosse proprio semplice) raffreddore mi abbia stesa! Naso toppato, tosse, fatica a respirare, e quel senso di ... mi fischiano le orecchie, la testa mi scoppia... ma come sappiamo noi tutte mamme... si continua, si va avanti... al lavoro, all' uni, con i bambini... si sa una mamma non si puo' ammalare... e neanche un papa' direi!
Pero' non mi ha presa granche' bene. Ho due consegne il 31. Una literature review per l'esame Metodi di ricerca e la bozza (strutturata) della tesina finale di psicologia. Per la literature review sono stata un po' nel panico. Molto teorica ed, essendo io una donna molto pratica (anche se poetica....), mi riesce difficile a volte sedermi a leggere delle teorie sulla ricerca e sui metodi di ricerca... a volte mi chiedo cosa serva tutto cio' ad un'ostetrica... ma sono sicura che a qualcosa servira'. Di sicuro! In piu' scopro lati di me che non conoscevo. Mi conosco sempre meglio studiando. Scopro i miei modi di interagire e di reagire con i miei colleghi o con me stessa; modi che non sapevo... bello! Bellissimo!
Dunque dicevo che la literature review mi riesce difficile... allora sono andata (gia' due volte) a chiedere aiuto (altro lato di me che ... lo ammetto ... faccio ancora fatica ad accettare, e da cui sto imparando molto!!!!) . All'uni c'e' Te Tari Awhina The learning Development Centre. Prendi appuntamento, ti porti il materiale, i dubbi, le domande e la persona ti ascolta e ti aiuta sulla teoria e sulla pratica. Ho portato li' il mio bagaglio di domande, non capivo il senso di certi passaggi (come e' facile anatomia al confronto!!!), di certe richieste... cosi' teoriche... e insieme ci siamo arrivati al senso, a come va strutturata questa literature review. Poi il lavoro di revisione del materiale, lettura, contenuti, confornti etc l'ho fatto io, ma mi hanno davvero aiutato a fare click. Mi viene solo in mente quest'espressione... fare click. Mi e' gia' successo anche l'anno scorso. A volte andavo a lezione e davvero non capivo cosa mi stavano chiedendo di fare, cosa volevano che producessi.... e poi magari in un tutorial facevo click... (alla Vicki il Vikingo.... ve lo ricordate????) e tutte le caselline si incasellano.
Salto di palo in frasca (si dice cosi' no?). Si le cuoche si sono accomiatate da tre anni di foodblogging. Ma Alex si e' trovata un vestito piu' adatto a lei e io ho trovato un'altra mia dimensione. Cuoche dell'altro mondo e' partito con davvero tanto amore e ci ha dato davvero tantissimo! La nostra prima esperienza da blogger... e come dire... bellissima, ma non solo... emozionante, divertente. Fare la blogger e' un'esperienza unica che puo' cambiare ogni giorno, ogni ora, a seconda di come ti senti ... e poi il bello e' che riesci a comunicare con tutti le persone che ti sono vicine e con quelle che non concosci personalmente condividi momenti ed esperienze. Come con Elena che mi ha scritto ora un commento e mi dice che a 31 anni ha deciso di iscriversi ad ostetricia e di tenerci in contatto... CHE BELLO!!!!!!!! NON VEDO L'ORA!!! O con voi che mi parlate di Roma e delle strutture poco "accoglienti" per ostetriche e donne e bambini e papa'... ci vuole tempo... ci vuole tempo, ma che bello sentirvi! Che bello LEGGERVI!!!!!
Mi scaldate il cuore!
GRAZIE!
Pero' non mi ha presa granche' bene. Ho due consegne il 31. Una literature review per l'esame Metodi di ricerca e la bozza (strutturata) della tesina finale di psicologia. Per la literature review sono stata un po' nel panico. Molto teorica ed, essendo io una donna molto pratica (anche se poetica....), mi riesce difficile a volte sedermi a leggere delle teorie sulla ricerca e sui metodi di ricerca... a volte mi chiedo cosa serva tutto cio' ad un'ostetrica... ma sono sicura che a qualcosa servira'. Di sicuro! In piu' scopro lati di me che non conoscevo. Mi conosco sempre meglio studiando. Scopro i miei modi di interagire e di reagire con i miei colleghi o con me stessa; modi che non sapevo... bello! Bellissimo!
Dunque dicevo che la literature review mi riesce difficile... allora sono andata (gia' due volte) a chiedere aiuto (altro lato di me che ... lo ammetto ... faccio ancora fatica ad accettare, e da cui sto imparando molto!!!!) . All'uni c'e' Te Tari Awhina The learning Development Centre. Prendi appuntamento, ti porti il materiale, i dubbi, le domande e la persona ti ascolta e ti aiuta sulla teoria e sulla pratica. Ho portato li' il mio bagaglio di domande, non capivo il senso di certi passaggi (come e' facile anatomia al confronto!!!), di certe richieste... cosi' teoriche... e insieme ci siamo arrivati al senso, a come va strutturata questa literature review. Poi il lavoro di revisione del materiale, lettura, contenuti, confornti etc l'ho fatto io, ma mi hanno davvero aiutato a fare click. Mi viene solo in mente quest'espressione... fare click. Mi e' gia' successo anche l'anno scorso. A volte andavo a lezione e davvero non capivo cosa mi stavano chiedendo di fare, cosa volevano che producessi.... e poi magari in un tutorial facevo click... (alla Vicki il Vikingo.... ve lo ricordate????) e tutte le caselline si incasellano.
Salto di palo in frasca (si dice cosi' no?). Si le cuoche si sono accomiatate da tre anni di foodblogging. Ma Alex si e' trovata un vestito piu' adatto a lei e io ho trovato un'altra mia dimensione. Cuoche dell'altro mondo e' partito con davvero tanto amore e ci ha dato davvero tantissimo! La nostra prima esperienza da blogger... e come dire... bellissima, ma non solo... emozionante, divertente. Fare la blogger e' un'esperienza unica che puo' cambiare ogni giorno, ogni ora, a seconda di come ti senti ... e poi il bello e' che riesci a comunicare con tutti le persone che ti sono vicine e con quelle che non concosci personalmente condividi momenti ed esperienze. Come con Elena che mi ha scritto ora un commento e mi dice che a 31 anni ha deciso di iscriversi ad ostetricia e di tenerci in contatto... CHE BELLO!!!!!!!! NON VEDO L'ORA!!! O con voi che mi parlate di Roma e delle strutture poco "accoglienti" per ostetriche e donne e bambini e papa'... ci vuole tempo... ci vuole tempo, ma che bello sentirvi! Che bello LEGGERVI!!!!!
Mi scaldate il cuore!
GRAZIE!
lunedì 22 marzo 2010
A woman's choice!
Venerdi' scorso il forum di ostetricia.
Funziona cosi'. Visto che in questo primo semestre siamo tutte impegnate a seguire gli esami propedeutici e comuni a tutte le materie mediche, il venerdi' ci ritroviamo tutte noi di ostetricia a parlare di un argomento specifico della materia. Siamo collegate via video con i tre distaccamenti e generalmente viene invitato un ospite a parlare. Questo venerdi' si e' parlato di parto in casa. Subito cosi'! Ci hanno fatto vedere il video di una donna che ha deciso di partorire in casa e presente al forum c'era la sua ostetrica. E' stato commuovente! La donna era al terzo figlio e al terzo parto in casa. I bambini e i suoi cari intorno a lei. Gli amici nell'altra stanza a preparare da mangiare e da bere per tutti e per il "dopo". Silenzio, massimo silenzio. Delicatezza e tanto amore. Ripeto il video mi ha commosso. Ma cio' che mi ha commossa di piu' e' stato il racconto dell'ostetrica. L'energia del racconto, la magia del racconto, sembrava di essere state li' con lei!
Ci hanno dato spazio per delle domande. Qualcuna ha chiesto: "Quali sono le opzioni tra cui scegliere quando si aspetta un bambino? Partorire in casa e' una delle opzioni o e' una cosa speciale?". L'ostetrica spiega che la donna fa la sua scelta tra partorire in casa, in una casa del parto o in ospedale. Lo Stato sovvenziona interamente la scelta. La donna puo' scegliere e decide con la sua ostetrica. Certo se ci sono delle complicazioni l'ostetrica si fa afficancare dal ginecologo e tutti e tre, insieme alla donna, decidono cosa e' meglio per lei. Mi ha sconvolto! Sono sconvolta dall'importanza che viene data alla donna. Alla SUA scelta!!!! La donna deve essere informata delle opzioni, ma la scelta sara' la sua! Solo la sua! Incredibile.
Per la Nuova Zelanda e' normale. Io ho testimoniato che in Italia la donna non puo' scegliere. O meglio le alternative ci sono (per fortuna! e la Casa di Maternita' e' una delle alternative!), ma sono tutte nel privato. Lo Stato non supporta una scelta diversa dall'ospedale! Se la famiglia non si puo' permettere di pagare le ostetriche privatamente puo' solo andare in ospedale e partorire. Non a casa o non in una casa del parto. Poi c'e' questa cosa che la donna che ha una gravidanza normale a volte non ha mai visto un ginecologo per tutta la gravidanza e vede solo la sua ostetrica, con cui instaura un rapporto forte e stretto fin dall'inizio, e che sara' con lei durante il parto! Vari studi fatti qui hanno dimostrato che il rapporto affettivo con l'ostetrica diminuisce molto le complicazioni durante il parto e aumenta le possibilita' di un buon allattamento dopo! Incredibile cosa fa l'amore!
Mi mancano le mie amiche! Mi manca il loro calore e le loro risate! Ho trovato questa frase su un biglietto in un negozio... mi sembra bellissima!
Funziona cosi'. Visto che in questo primo semestre siamo tutte impegnate a seguire gli esami propedeutici e comuni a tutte le materie mediche, il venerdi' ci ritroviamo tutte noi di ostetricia a parlare di un argomento specifico della materia. Siamo collegate via video con i tre distaccamenti e generalmente viene invitato un ospite a parlare. Questo venerdi' si e' parlato di parto in casa. Subito cosi'! Ci hanno fatto vedere il video di una donna che ha deciso di partorire in casa e presente al forum c'era la sua ostetrica. E' stato commuovente! La donna era al terzo figlio e al terzo parto in casa. I bambini e i suoi cari intorno a lei. Gli amici nell'altra stanza a preparare da mangiare e da bere per tutti e per il "dopo". Silenzio, massimo silenzio. Delicatezza e tanto amore. Ripeto il video mi ha commosso. Ma cio' che mi ha commossa di piu' e' stato il racconto dell'ostetrica. L'energia del racconto, la magia del racconto, sembrava di essere state li' con lei!
Ci hanno dato spazio per delle domande. Qualcuna ha chiesto: "Quali sono le opzioni tra cui scegliere quando si aspetta un bambino? Partorire in casa e' una delle opzioni o e' una cosa speciale?". L'ostetrica spiega che la donna fa la sua scelta tra partorire in casa, in una casa del parto o in ospedale. Lo Stato sovvenziona interamente la scelta. La donna puo' scegliere e decide con la sua ostetrica. Certo se ci sono delle complicazioni l'ostetrica si fa afficancare dal ginecologo e tutti e tre, insieme alla donna, decidono cosa e' meglio per lei. Mi ha sconvolto! Sono sconvolta dall'importanza che viene data alla donna. Alla SUA scelta!!!! La donna deve essere informata delle opzioni, ma la scelta sara' la sua! Solo la sua! Incredibile.
Per la Nuova Zelanda e' normale. Io ho testimoniato che in Italia la donna non puo' scegliere. O meglio le alternative ci sono (per fortuna! e la Casa di Maternita' e' una delle alternative!), ma sono tutte nel privato. Lo Stato non supporta una scelta diversa dall'ospedale! Se la famiglia non si puo' permettere di pagare le ostetriche privatamente puo' solo andare in ospedale e partorire. Non a casa o non in una casa del parto. Poi c'e' questa cosa che la donna che ha una gravidanza normale a volte non ha mai visto un ginecologo per tutta la gravidanza e vede solo la sua ostetrica, con cui instaura un rapporto forte e stretto fin dall'inizio, e che sara' con lei durante il parto! Vari studi fatti qui hanno dimostrato che il rapporto affettivo con l'ostetrica diminuisce molto le complicazioni durante il parto e aumenta le possibilita' di un buon allattamento dopo! Incredibile cosa fa l'amore!
Mi mancano le mie amiche! Mi manca il loro calore e le loro risate! Ho trovato questa frase su un biglietto in un negozio... mi sembra bellissima!
Friends are angels
who lift us to our feet
when our wings
have trouble
remembering
how to fly.
lunedì 15 marzo 2010
Stanchissima!
Segni di stanchezza incombono su questa mamma... futura ostetrica.
I corsi sono entrati nel vivo del loro avanzare. Nozioni e non solo mi attendono ogni giorno che arrivo in classe. Oggi ad esempio non sapevo saremmo andati in laboratorio. Ero al tutorial di anatomia. La prof. ci ha detto che saremmo andati in laboratorio... a ... a dissezionare delle ossa. Stiamo appunto studiando l'apparato scheletrico. E allora tutti con il camice bianco (che strana sensazione!) e su tre tavoli ci hanno portato un ginocchio e un osso lungo segato a meta' nella sua lunghezza. Una ragazza di fianco a me continuava a dire... "ora svengo, svengo, svengo... io non devo fare l'infermiera... devo fare la terapista occupazionale...ora svengo" e io le ho detto: "cara non ti preoccupare, fai finta che devi fare l'arrosto con un po' di osso, ecco vedrai che non ti fa piu' impressione!" e lei rideva. E cosi' abbiamo inciso con il bisturi, segato, separato, identificato i legamenti e via discorrendo. Poi alla fine alla mia compagna ho detto: "allora, tutto bene?" e lei: " si certo come fare l'arrosto della domenica!".
I corsi sono entrati nel vivo del loro avanzare. Nozioni e non solo mi attendono ogni giorno che arrivo in classe. Oggi ad esempio non sapevo saremmo andati in laboratorio. Ero al tutorial di anatomia. La prof. ci ha detto che saremmo andati in laboratorio... a ... a dissezionare delle ossa. Stiamo appunto studiando l'apparato scheletrico. E allora tutti con il camice bianco (che strana sensazione!) e su tre tavoli ci hanno portato un ginocchio e un osso lungo segato a meta' nella sua lunghezza. Una ragazza di fianco a me continuava a dire... "ora svengo, svengo, svengo... io non devo fare l'infermiera... devo fare la terapista occupazionale...ora svengo" e io le ho detto: "cara non ti preoccupare, fai finta che devi fare l'arrosto con un po' di osso, ecco vedrai che non ti fa piu' impressione!" e lei rideva. E cosi' abbiamo inciso con il bisturi, segato, separato, identificato i legamenti e via discorrendo. Poi alla fine alla mia compagna ho detto: "allora, tutto bene?" e lei: " si certo come fare l'arrosto della domenica!".
mercoledì 3 marzo 2010
Grazie dell'incoraggiamento!!!!
Ragazzi! Grazie a tutti dell'incoraggiamento! Il pensiero che siete dall'altra parte del mondo e che mi leggete, che mi sostenete mi rende davvero piu' coraggiosa, piu' energetica, mi da' forza! Grazie davvero!
Ieri il primo giorno dunque! Che emozione! Alla prima lezione eravamo circa in 1000!!!! Divisi in 4 aule a Auckland piu' una classe fuori Auckland. Tutti collegati elettronicamente allo stesso prof!!!!
L'anno scorso ho fatto due degli esami propedeutici alle scienze mediche: Knowledge Enquiry and Communication e Health and Environment. Sono andati bene, per fortuna, ma quello che mi ha lasciato senza parole e' stata l'organizzazione che c'era dietro questi esami, soprattutto l'organizzazione tecnologica!
Inanzitutto ogni studente ha la sua pagina online , al cui interno ci sono i link a tutti i vari esami. All'interno dei link degli esami ci sono i forums, le comunicazioni dei professori, a volte dei blogs per parlare delle nostre esperienze, ricerche e via discorrendo, anche i wiki groups. Interessantissimo! Molti si chiedevano a cosa servisse mai lavorare cosi' tanto con il computer e con internet quando le nostre professioni saranno: l'infermiere, il fisioterapista o l'ostetrica. Ci hanno fatto vedere questo video che mi ha fatto pensare.
Questo semestre avro' 3 esami: Human Anatomy and Physiology I, Psychology and Lifespan Development e Methods of Research and Enquiry. La mia pagina nella rete e' gia' stata creata una settimana fa. Ora i link contengono le prime informazioni sulle lezioni e dopo ieri sul link di Psychology c'e' anche il pdf delle slides della lezione e tutte le informazioni sul corso.
Oggi sono stata al lavoro dalle 8.30 alle 5pm. E ieri sera ho fatto la lezione d'italiano. Mi sembra incredibile come a volte io riesca a cambiare ruolo in modo cosi' ... che dire versatile? No, non mi viene la parola giusta, ma di questi tempi i miei travestimenti sono i seguenti: Mamma (a tempo pieno, quindi questo travestimento e' una tuta tipo Elastic Girl che tengo attaccata alla pelle, ma che include tutti quegli altri ruoli dedicati alle mamme.. tipo la tassista, la cuoca, la cameriera, la governante, la donna di servizio... e via discorrendo!), moglie (again Elastic girl), studentessa, commessa nel negozio di cibo italiano, insegnante (tutor) d'italiano e insegnante di italian cooking. Salto da un ruolo all'altro con una velocita' incredibile a volte... ve lo devo confessare... mi ritrovo in macchina con un momento di amnesia... e mi dico "o cavoli e ora dove sto andando? Al college o al negozio?". Solo qualche attimo... e dopo mi viene da ridere! Ma non c'e' molto da ridere!
Ieri il primo giorno dunque! Che emozione! Alla prima lezione eravamo circa in 1000!!!! Divisi in 4 aule a Auckland piu' una classe fuori Auckland. Tutti collegati elettronicamente allo stesso prof!!!!
L'anno scorso ho fatto due degli esami propedeutici alle scienze mediche: Knowledge Enquiry and Communication e Health and Environment. Sono andati bene, per fortuna, ma quello che mi ha lasciato senza parole e' stata l'organizzazione che c'era dietro questi esami, soprattutto l'organizzazione tecnologica!
Inanzitutto ogni studente ha la sua pagina online , al cui interno ci sono i link a tutti i vari esami. All'interno dei link degli esami ci sono i forums, le comunicazioni dei professori, a volte dei blogs per parlare delle nostre esperienze, ricerche e via discorrendo, anche i wiki groups. Interessantissimo! Molti si chiedevano a cosa servisse mai lavorare cosi' tanto con il computer e con internet quando le nostre professioni saranno: l'infermiere, il fisioterapista o l'ostetrica. Ci hanno fatto vedere questo video che mi ha fatto pensare.
Questo semestre avro' 3 esami: Human Anatomy and Physiology I, Psychology and Lifespan Development e Methods of Research and Enquiry. La mia pagina nella rete e' gia' stata creata una settimana fa. Ora i link contengono le prime informazioni sulle lezioni e dopo ieri sul link di Psychology c'e' anche il pdf delle slides della lezione e tutte le informazioni sul corso.
Oggi sono stata al lavoro dalle 8.30 alle 5pm. E ieri sera ho fatto la lezione d'italiano. Mi sembra incredibile come a volte io riesca a cambiare ruolo in modo cosi' ... che dire versatile? No, non mi viene la parola giusta, ma di questi tempi i miei travestimenti sono i seguenti: Mamma (a tempo pieno, quindi questo travestimento e' una tuta tipo Elastic Girl che tengo attaccata alla pelle, ma che include tutti quegli altri ruoli dedicati alle mamme.. tipo la tassista, la cuoca, la cameriera, la governante, la donna di servizio... e via discorrendo!), moglie (again Elastic girl), studentessa, commessa nel negozio di cibo italiano, insegnante (tutor) d'italiano e insegnante di italian cooking. Salto da un ruolo all'altro con una velocita' incredibile a volte... ve lo devo confessare... mi ritrovo in macchina con un momento di amnesia... e mi dico "o cavoli e ora dove sto andando? Al college o al negozio?". Solo qualche attimo... e dopo mi viene da ridere! Ma non c'e' molto da ridere!
lunedì 1 marzo 2010
Io ostetrica?
Io ostetrica? Chi l’avrebbe mai detto. Eppure mi sono resa conto che, se passi gli anni a domandarti cosa farai da grande, a mandare questa domanda nell’universo aspettando che la risposta arrivi, ad un certo punto la risposta arriva. E sai che e’ la risposta giusta e sai che e’ la strada giusta. Sai che le distanze linguistiche e chilometriche smettono di esistere, che c’e’ una forza che fa in modo che tutto trovi il suo posto, che tutto si aggiusti al posto giusto.
Perche’ la risposta e’ nel cuore. Li’ da sempre, solo che la vita a volte e’ assordante e non ci lascia abbastanza silenzio per ascoltarla.
Perche’ la risposta e’ nel cuore. Li’ da sempre, solo che la vita a volte e’ assordante e non ci lascia abbastanza silenzio per ascoltarla.
Anche se la paura e' tanta. Perche' i miei impegni familiari sono forti. Ho tre bambini e un marito e viviamo dall'altra parte del mondo. Un lavoro part time, i corsi serali di italiano e di cucina italiana e ora l'universita'. Non ho molti aiuti ed e' questo che in questo momento mi spaventa di piu'. Confido nella forza dell'amore, nella forza dell'universo che ci ha portati qui e che mi sta trascinando con tutta la sua forza verso questa nuova avventura!
Sono una mamma della Casa di Maternita’ "La Via Lattea". Le appartengo. Appartengo alle sue ostetriche, alle sue educatrici, all’Uovo e alle mamme che ho conosciuto e con cui ho condiviso li’ pezzi della mia e della loro vita. Il desiderio di diventare ostetrica mi ricordo di averlo espresso una volta a Nadia e lei mi ha rassicurata, mi ha incoraggiata, nonostante sarei stata un po’ piu’ matura delle mie coetanee. Ma poi, il tempo si dilata, i figli uno dopo l’altro e poi il trasferimento qui ad Auckland in Nuova Zelanda. Quel desiderio li’ ha lasciato spazio alla loro richiesta di attenzione, al loro bisogno di presenza. Sono prima di tutto una mamma e poi tutto il resto.
Ho ricominciato a lavorare, part time. Ho fatto tanti lavori diversi e ad un certo punto, pero’, mentre, stanchissima, tornavo da un lavoro che non mi soddisfava, ho di nuovo posto quella domanda fatidica: Cosa faro’ da grande? E nel silenzio della macchina, la risposta e’ arrivata: Devi fare l’ostetrica.
Eccola li’ la risposta che non ascoltavo. Lo sapevo, ho pensato. Lo sapevo gia’! Sono tornata a casa, mio marito per poco cade dalla sedia. Durante il fine settimana cerco informazioni su internet. L’universita’ che offre ad Auckland il corso di ostetricia e’ a 10 minuti di macchina da casa, 15 minuti in autobus! Il lunedi’ vado ad informarmi e mi danno tutti i moduli da compilare. Esprimo i miei dubbi alla persona che mi porge i moduli, segretaria della facolta’.
Sono una mamma della Casa di Maternita’ "La Via Lattea". Le appartengo. Appartengo alle sue ostetriche, alle sue educatrici, all’Uovo e alle mamme che ho conosciuto e con cui ho condiviso li’ pezzi della mia e della loro vita. Il desiderio di diventare ostetrica mi ricordo di averlo espresso una volta a Nadia e lei mi ha rassicurata, mi ha incoraggiata, nonostante sarei stata un po’ piu’ matura delle mie coetanee. Ma poi, il tempo si dilata, i figli uno dopo l’altro e poi il trasferimento qui ad Auckland in Nuova Zelanda. Quel desiderio li’ ha lasciato spazio alla loro richiesta di attenzione, al loro bisogno di presenza. Sono prima di tutto una mamma e poi tutto il resto.
Ho ricominciato a lavorare, part time. Ho fatto tanti lavori diversi e ad un certo punto, pero’, mentre, stanchissima, tornavo da un lavoro che non mi soddisfava, ho di nuovo posto quella domanda fatidica: Cosa faro’ da grande? E nel silenzio della macchina, la risposta e’ arrivata: Devi fare l’ostetrica.
Eccola li’ la risposta che non ascoltavo. Lo sapevo, ho pensato. Lo sapevo gia’! Sono tornata a casa, mio marito per poco cade dalla sedia. Durante il fine settimana cerco informazioni su internet. L’universita’ che offre ad Auckland il corso di ostetricia e’ a 10 minuti di macchina da casa, 15 minuti in autobus! Il lunedi’ vado ad informarmi e mi danno tutti i moduli da compilare. Esprimo i miei dubbi alla persona che mi porge i moduli, segretaria della facolta’.
Sono troppo “vecchia”? E lei, che ha un cognome italiano, sorridendo mi risponde: “L’eta’ media delle studentesse di ostetricia e’ 35 anni, non le prendiamo troppo giovani: non hanno esperienza della vita.”
Sono “straniera”? Risposta:”In Nuova Zelanda e’ importante avere ostetriche di culture diverse, avranno a che fare con tantissime culture e per questo saranno empatiche con le altre donne.”
Ho tre figli? Risposta:”Avere dei figli e’ solo un punto a favore nella selezione. Vuol dire che saprai capire cosa provano le donne in gravidanza e nei primi mesi con i loro bambini. “
Quando ho iniziato la trafila della selezione sapevo che non sarebbe stato facile entrare. Le domande sono 400 e i posti sono 80 ad Auckland. La commissione guarda il curriculum, chiede delle referenze, poi vi e’ un esamino scritto, poi un’intervista. E quella forza di cui parlavo prima ha fatto in modo che tutto si aggiustasse al posto giusto, ed eccomi qui. Domani comincio la mia grande avventura che sara’ documentata prontamente su questo blog.
Sono “straniera”? Risposta:”In Nuova Zelanda e’ importante avere ostetriche di culture diverse, avranno a che fare con tantissime culture e per questo saranno empatiche con le altre donne.”
Ho tre figli? Risposta:”Avere dei figli e’ solo un punto a favore nella selezione. Vuol dire che saprai capire cosa provano le donne in gravidanza e nei primi mesi con i loro bambini. “
Quando ho iniziato la trafila della selezione sapevo che non sarebbe stato facile entrare. Le domande sono 400 e i posti sono 80 ad Auckland. La commissione guarda il curriculum, chiede delle referenze, poi vi e’ un esamino scritto, poi un’intervista. E quella forza di cui parlavo prima ha fatto in modo che tutto si aggiustasse al posto giusto, ed eccomi qui. Domani comincio la mia grande avventura che sara’ documentata prontamente su questo blog.
Venerdi' c'e' stato il giorno di orientamento. Eravamo moltissimi della facolta' di scienze mediche (Health Sciences) . Ci hanno divisi per gruppi a seconda dell'indirizzo.
Uno Student Mentor ci ha portati in giro per tutta l'universita', ci ha spiegato a cosa servivano tutti gli uffici, come accedere alla biblioteca e ha risposto a tutte le nostre innumerevoli domande.
All'interno del cortile, diciamo cosi', avevano messo dei gazebo di varie associazioni per studenti che offrivano gadgets e informazioni di ogni genere. Panini e salsicce al barbeque a non finire. Un bell'inizio. Tanto vento e una bella atmosfera rilassata.
E domani si comincia!
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