- To remember and record your thoughts, feelings, actions and practices.
- To keep a record for you to revisit and analyse.
- To help you think things through.
- To allow you to see where you are at, where you have been and where you are going.
Non mi ricordo un periodo della mia vita in cui non ho avuto un diario... un diario da rileggere, con cui piangere e sorridere, per ricordare quello che e' stato e quello che poteva essere, per capire chi sono e dove voglio andare, per ricordarmi di chi sono e perche'... Ora ne devo avere uno per quando comincero' i miei cosiddetti clinical (pratica clinica, che pero' non e' detto che sia in ospedale), non vedo l'ora!
Cara Marina, ti seguo dal blog cuoche dell'altro mondo, e ti ho seguito anche dopo. Sono una mamma che ha seguito suo marito chirurgo dei trapianti di fegato da New York, a Torino, ed infine a Cagliari, reinventandomi sempre: da funzionario di banca d'affari americana, a impiegata in investor relations alla FIAT a mamma con lavoretti vari, da segretaria in università a impiegata nel dipartimento di salute mentale. A Cagliari c'è poco da scegliere.
RispondiEliminaLa nostra vita ci ha spinto fino a questa isola bellissima ..... e difficilissima. Abbiamo 2 bambine deliziose e, prima dei 50 anni vorremmo offrire loro una vita più vita, meno Italia della miseria umana e più coraggio e lavoro. Mio marito vorrebbe trasferirsi in Nuova Zelanda. Come chirurgo dei trapianti di fegato? anche, ma come primario ha sofferto tanto per il disprezzo che gli ospedali hanno verso i pazienti e la logica ignorante della politica in sanità, ed è disposto a cambiare drasticamente. Come potremmo fare? non ho riferimenti in Nuova Zelanda e non so a chi rivolgermi per un trasferimento. I documenti? Le autorizzazioni? Avrei bisogno di un ABC e ho pensato a te. Forse anche perchè anch'io ho sofferto, 2 volte, vedendo la vita che decideva di andarsene da me. E questa esperienza unisce. Ti lascio il mio email: micbrocca@yahoo.it Mi farebbe piacere avere da te che hai fatto questo grande salto, qualche informazione per poter iniziare a capire.
Grazie, Michela Brocca
Cara Marina,
RispondiEliminaogni tanto visitavo "Cuoche dell'altro Mondo", poi sono diventata mamma, ho iniziato a leggere blog di mamme e quando sono tornata a cercarvi ho scoperto che c'erano stati dei cambiamenti.
Ti faccio un'enorme in bocca al lupo per il tuo corso di studi e ti ammiro tantissimo. Sono convinta che le ostetriche facciano del bene al mondo.
Sono davvero felice di questo tuo nuovo diario virtuale :o)!
Un abbraccio da una nuova lettrice! ;o)
Sono molto dispiaciuta per le nuove generazioni non solo di medici, ma per i giovani di buona volontà, onesti e con una etica di vita, devono andarsene, non hanno scelta.Io oramai mi considero quasi un vecchio medico che schifato dalla sanità come la intendono in Lombardia alcuni banditi che se ne sono impadroniti, se ne andrà via( dei figli una emigra fra 20 giorni, un altro è talmemte grande che ha oramai la sua vita). Non voglio più sentire di questo paese dal quale sarei sempre scappata perchè mia educazione, principi morali sono molto differenti.Ora è arrivata la resa dei conti. Capisco Michela e ti faccio tanti auguri. Complimenti per il supporto che hai saputo dare a tuo marito reinventandoti per ogni trasloco un lavoro.
RispondiEliminaSe avessi 10 anni di meno mi unirei per trasloco in Nuova Zelanda.Ho grande fortuna di parlare lingue( è così che ho scoperto tuo blog tedesco), quindi farò vecchia signora che studia storia di quei bellicosi popoli dai quali discendo.
Ma buon sangue non mente, ho fatto una battaglia al giorno da quando 20 anni fa sono arrivata in lombardia e ho avuto molte soddisfazioni dai pazienti.A mio marito dicono " tua moglie si vede che è un'altra cosa, lei si batte"Posso permettermelo visti gli studi molto seri che ho fatto e visto che non ho scheletri in armadio.
Quando leggo di triste esperienza vostra posso capire, l'ho provata ben tre volte e non ero più giovanissima. Ma il risultato..è la signorina che va studiare musica all'estero, in falcotà prestigiosa, perchè qui in Italia, patria di grandi musicisti della musica interessa solo gli abiti delle sciure alla prima della Scala. Un caro saluto.