Ho passato i tre esami di questo semestre. E' ufficiale! Ho aspettato a scriverne per scaramanzia... sono molto scaramantica! A volte mi chiedo come sia successo... questo semestre è stato strano, angosciante a volte, intenso e avvincente. A volte credo che il mio bambino e le persone che mi hanno amato mi abbiano dato una bella spinta. E anche i vostri incoraggiamenti mi hanno aiutato molto.
Ho imparato molto in questo semestre. Mi sento molto cambiata in tante cose. E mi sento che sono i fase di continuo cambiamento. Una cosa che ho capito di me stessa è che per avere nuove energie per nuove cose (da imparare o da fare) ci vuole una ricarica (diciamo che in teoria lo sapevo già... but knowing is not doing!). I neuroni per elettrizzarsi bene tra di loro hanno bisogno di nutrimento...ed in particolare di un nutrimento ... il riposo. Sarà una cosa banale, ma mentre studiavo anatomia ho capito che se non mi riposavo un po' tra le sessioni di studio, tutte quelle cose non mi sarebbero entrate nella testa. E allora perchè a volte ci si ostina a non fermarsi mai... per dimostrare chissà che cosa a chissà chi? Ogni tanto in biblioteca mi fermavo a pensare a quando a Milano lavoravo e dovevo fare degli orari impensabili. il più delle volte per dimostrare che ero efficente, dedicata, forte e invincibile. Questo semestre no, non volevo dimostrare niente a nessuno. Continuavo a ripetermi che avrei fatto quello che potevo e che mi sarei concessa dei momenti di riposo per poi ripartire. Qualche tempo fa mi sarei sentita in colpa a prendermi dei momenti di riposo. Che strana cosa i sensi di colpa... se si potessero vendere sarei ricchissima! Dunque ha funzionato. Il mio rendimento è aumentato introducendo delle pause di riposo, calcolate ovviamente, ma necessarie. Perchè semplicemente sono vincibile... e in fondo che male c'è?
Settimana scorsa abbiamo avuto la Clinical Skills Week. All'interno dell'Università ci sono le cosidette Demo Rooms uguali a delle sale d'ospedale con tanto di manichini. Abbiamo imparato a lavarci le mani in modo corretto, a usare i guanti sterili, a provare la pressione del sangue, il polso, la temperatura, la respirazione, a cambiare le pazienti e a fare e a rifare i letti. Prendendo nota sulla cartella medica e imparando con il role play come approciare la paziente. E' stato bellissimo! Intensissimo! Eravamo tutte molto concentrate e motivate! Mi hanno colpito molto due cose. Il continuo chiedere il permesso (consent) alla paziente. Ovverosia non si può semplicemente dire: " Devo provarti la pressione". No si deve dire :"ti posso provare la pressione?". Bisogna aspettare la risposta positiva della paziente e poi operare. Interessante. Non ricordo nulla di simile in Italia, ma non faccio testo io. L'altra cosa che mi ha colpito è la gentilezza ad oltranza. La paziente puo' dire di no a qualsiasi cosa e noi comunque dobbiamo rispettare la sua scelta ed essere sempre gentili e disponibili. Incredibile! Le nostre insegnanti ci hanno osservato e valutato, e non smettevano di ripeterci di essere gentili e di supporto. Abbiamo così assaggiato il primo mattoncino del nostro ruolo... che mi sento di amare sempre di più...ogni giorno che passa.
mercoledì 30 giugno 2010
domenica 13 giugno 2010
Esami
Scusate l'assenza, ho avuto una serie infinita di esami e domani ho l'ultimo di anatomia...
Ce la mettero' tutta... a presto!
Ce la mettero' tutta... a presto!
giovedì 3 giugno 2010
Reflective Journaling - Why keep a journal?
Ci insegnano che un requisito fondamentale di un'ostetrica e' tenere un diario...
Non mi ricordo un periodo della mia vita in cui non ho avuto un diario... un diario da rileggere, con cui piangere e sorridere, per ricordare quello che e' stato e quello che poteva essere, per capire chi sono e dove voglio andare, per ricordarmi di chi sono e perche'... Ora ne devo avere uno per quando comincero' i miei cosiddetti clinical (pratica clinica, che pero' non e' detto che sia in ospedale), non vedo l'ora!
- To remember and record your thoughts, feelings, actions and practices.
- To keep a record for you to revisit and analyse.
- To help you think things through.
- To allow you to see where you are at, where you have been and where you are going.
Non mi ricordo un periodo della mia vita in cui non ho avuto un diario... un diario da rileggere, con cui piangere e sorridere, per ricordare quello che e' stato e quello che poteva essere, per capire chi sono e dove voglio andare, per ricordarmi di chi sono e perche'... Ora ne devo avere uno per quando comincero' i miei cosiddetti clinical (pratica clinica, che pero' non e' detto che sia in ospedale), non vedo l'ora!
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