martedì 30 marzo 2010

Un raffreddore mi ha stesa!

Un raffreddore mi ha stesa! Incredibile come a volte un semplice (non che fosse proprio semplice) raffreddore mi abbia stesa! Naso toppato, tosse, fatica a respirare, e quel senso di ...  mi fischiano le orecchie, la testa mi scoppia... ma come sappiamo noi tutte mamme... si continua, si va avanti... al lavoro, all' uni, con i bambini... si sa una mamma non si puo' ammalare... e neanche un papa' direi!
Pero' non mi ha presa granche' bene. Ho due consegne il 31. Una literature review per l'esame Metodi di ricerca e la bozza (strutturata) della tesina finale di psicologia. Per la literature review sono stata un po' nel panico. Molto teorica ed, essendo io una donna molto pratica (anche se poetica....), mi riesce difficile a volte sedermi a leggere delle teorie sulla ricerca e sui metodi di ricerca... a volte mi chiedo cosa serva tutto cio' ad un'ostetrica... ma sono sicura che a qualcosa servira'. Di sicuro! In piu' scopro lati di me che non conoscevo. Mi conosco sempre meglio studiando. Scopro i miei modi di interagire e di reagire con i miei colleghi o con me stessa; modi che non sapevo... bello! Bellissimo!
Dunque dicevo che la literature review mi riesce difficile... allora sono andata (gia' due volte) a chiedere aiuto (altro lato di me che ... lo ammetto ... faccio ancora fatica ad accettare, e da cui sto imparando molto!!!!) . All'uni c'e' Te Tari Awhina The learning Development Centre. Prendi appuntamento, ti porti il materiale, i dubbi, le domande e la persona ti ascolta e ti aiuta sulla teoria e sulla pratica. Ho portato li' il mio bagaglio di domande, non capivo il senso di certi passaggi (come e' facile anatomia al confronto!!!), di certe richieste... cosi' teoriche... e insieme ci siamo arrivati al senso, a come va strutturata questa literature review. Poi il lavoro di revisione del materiale, lettura, contenuti, confornti etc l'ho fatto io, ma mi hanno davvero aiutato a fare click. Mi viene solo in mente quest'espressione... fare click. Mi e' gia' successo anche l'anno scorso. A volte andavo a lezione e davvero non capivo cosa mi stavano chiedendo di fare, cosa volevano che producessi.... e poi magari in un tutorial facevo click... (alla Vicki il Vikingo.... ve lo ricordate????)  e tutte le caselline si incasellano.

Salto di palo in frasca (si dice cosi' no?). Si le cuoche si sono accomiatate da tre anni di foodblogging. Ma Alex si e' trovata un vestito piu' adatto a lei e io ho trovato un'altra mia dimensione. Cuoche dell'altro mondo e' partito con davvero tanto amore e ci ha dato davvero tantissimo!  La nostra prima esperienza da blogger... e come dire... bellissima, ma non solo... emozionante, divertente. Fare la blogger e' un'esperienza unica che puo' cambiare ogni giorno, ogni ora, a seconda di come ti senti ... e poi il bello e' che riesci a comunicare con tutti le persone che ti sono vicine e con quelle che non concosci personalmente condividi momenti ed esperienze. Come con Elena che mi ha scritto ora un commento e mi dice che a 31 anni ha deciso di iscriversi ad ostetricia e di tenerci in contatto... CHE BELLO!!!!!!!! NON VEDO L'ORA!!! O con voi che mi parlate di Roma e delle strutture poco "accoglienti" per ostetriche e donne e bambini e papa'... ci vuole tempo... ci vuole tempo, ma che bello sentirvi! Che bello LEGGERVI!!!!!

Mi scaldate il cuore!
GRAZIE!

lunedì 22 marzo 2010

A woman's choice!

Venerdi' scorso il forum di ostetricia.
Funziona cosi'. Visto che in questo primo semestre siamo tutte impegnate a seguire gli esami propedeutici e comuni a tutte le materie mediche, il venerdi' ci ritroviamo tutte noi di ostetricia a parlare di un argomento specifico della materia. Siamo collegate via video con i tre distaccamenti e generalmente viene invitato un ospite a parlare. Questo venerdi' si e' parlato di parto in casa. Subito cosi'! Ci hanno fatto vedere il video di una donna che ha deciso di partorire in casa e presente al forum c'era la sua ostetrica. E' stato commuovente! La donna era al terzo figlio e al terzo parto in casa. I bambini e i suoi cari intorno a lei. Gli amici nell'altra stanza a preparare da mangiare e da bere per tutti e per il "dopo". Silenzio, massimo silenzio. Delicatezza e tanto amore. Ripeto il video mi ha commosso. Ma cio' che mi ha commossa di piu' e' stato il racconto dell'ostetrica. L'energia del racconto, la magia del racconto, sembrava di essere state li' con lei!

Ci hanno dato spazio per delle domande. Qualcuna ha chiesto: "Quali sono le opzioni tra cui scegliere quando si aspetta un bambino? Partorire in casa e' una delle opzioni o e' una cosa speciale?". L'ostetrica spiega che la donna fa la sua scelta tra partorire in casa, in una casa del parto o in ospedale. Lo Stato sovvenziona interamente la scelta. La donna puo' scegliere e decide con la sua ostetrica. Certo se ci sono delle complicazioni l'ostetrica si fa afficancare dal ginecologo e tutti e tre, insieme alla donna, decidono cosa e' meglio per lei. Mi ha sconvolto! Sono sconvolta dall'importanza che viene data alla donna. Alla SUA scelta!!!! La donna deve essere informata delle opzioni, ma la scelta sara' la sua! Solo la sua! Incredibile.

Per la Nuova Zelanda e' normale. Io ho testimoniato che in Italia la donna non puo' scegliere. O meglio le alternative ci sono (per fortuna! e la Casa di Maternita' e' una delle alternative!), ma sono tutte nel privato. Lo Stato non supporta una scelta diversa dall'ospedale! Se la famiglia non si puo' permettere di pagare le ostetriche privatamente puo' solo andare in ospedale e partorire. Non a casa o non in una casa del parto. Poi c'e' questa cosa che la donna che ha una gravidanza normale a volte non ha mai visto un ginecologo per tutta la gravidanza e vede solo la sua ostetrica, con cui instaura un rapporto forte e stretto fin dall'inizio, e che sara' con lei durante il parto! Vari studi fatti qui hanno dimostrato che il rapporto affettivo con l'ostetrica diminuisce molto le complicazioni durante il parto e aumenta le possibilita' di un buon allattamento dopo! Incredibile cosa fa l'amore!

Mi mancano le mie amiche! Mi manca il loro calore e le loro risate! Ho trovato questa frase su un biglietto in un negozio... mi sembra bellissima!

Friends are angels
who lift us to our feet
when our wings
have trouble
remembering
how to fly.

lunedì 15 marzo 2010

Stanchissima!

Segni di stanchezza incombono su questa mamma... futura ostetrica.

I corsi sono entrati nel vivo del loro avanzare. Nozioni e non solo mi attendono ogni giorno che arrivo in classe. Oggi ad esempio non sapevo saremmo andati in laboratorio. Ero al tutorial di anatomia. La prof. ci ha detto che saremmo andati in laboratorio... a ... a dissezionare delle ossa. Stiamo appunto studiando l'apparato scheletrico. E allora tutti con il camice bianco (che strana sensazione!) e su tre tavoli ci hanno portato un ginocchio e un osso lungo segato a meta' nella sua lunghezza. Una ragazza di fianco a me continuava a dire... "ora svengo, svengo, svengo... io non devo fare l'infermiera... devo fare la terapista occupazionale...ora svengo" e io le ho detto: "cara non ti preoccupare, fai finta che devi fare l'arrosto con un po' di osso, ecco vedrai che non ti fa piu' impressione!" e lei rideva. E cosi' abbiamo inciso con il bisturi, segato, separato, identificato i legamenti e via discorrendo. Poi alla fine alla mia compagna ho detto: "allora, tutto bene?" e lei: " si certo come fare l'arrosto della domenica!".

mercoledì 3 marzo 2010

Grazie dell'incoraggiamento!!!!

Ragazzi! Grazie a tutti dell'incoraggiamento! Il pensiero che siete dall'altra parte del mondo e che mi leggete, che mi sostenete mi rende davvero piu' coraggiosa, piu' energetica, mi da' forza! Grazie davvero!

Ieri il primo giorno dunque! Che emozione! Alla prima lezione eravamo circa in 1000!!!! Divisi in 4 aule a Auckland piu' una classe fuori Auckland. Tutti collegati elettronicamente allo stesso prof!!!!
L'anno scorso ho fatto due degli esami propedeutici alle scienze mediche: Knowledge Enquiry and Communication e Health and Environment. Sono andati bene, per fortuna, ma quello che mi ha lasciato senza parole e' stata l'organizzazione che c'era dietro questi esami, soprattutto l'organizzazione tecnologica!
Inanzitutto ogni studente ha la sua pagina online , al cui interno ci sono i link a tutti i vari esami. All'interno dei link degli esami ci sono i forums, le comunicazioni dei professori, a volte dei blogs per parlare delle nostre esperienze, ricerche e via discorrendo, anche i wiki groups. Interessantissimo! Molti si chiedevano a cosa servisse mai lavorare cosi' tanto con il computer e con internet quando le nostre professioni saranno: l'infermiere, il fisioterapista o l'ostetrica. Ci hanno fatto vedere questo video che mi ha fatto pensare.

Questo semestre avro' 3 esami: Human Anatomy and Physiology I, Psychology and Lifespan Development e Methods of Research and Enquiry. La mia pagina nella rete e' gia' stata creata una settimana fa. Ora i link contengono le prime informazioni sulle lezioni e dopo ieri sul  link di Psychology c'e' anche il pdf delle slides della lezione e tutte le informazioni sul corso.

Oggi sono stata al lavoro dalle 8.30 alle 5pm. E ieri sera ho fatto la lezione d'italiano. Mi sembra incredibile come a volte io riesca a cambiare ruolo in modo cosi' ... che dire versatile? No, non mi viene la parola giusta, ma di questi tempi i miei travestimenti sono i seguenti: Mamma (a tempo pieno, quindi questo travestimento e' una tuta tipo Elastic Girl che tengo attaccata alla pelle, ma che include tutti quegli altri ruoli dedicati alle mamme.. tipo la tassista, la cuoca, la cameriera, la governante, la donna di servizio... e via discorrendo!), moglie (again Elastic girl), studentessa, commessa nel negozio di cibo italiano, insegnante (tutor) d'italiano e insegnante di  italian cooking. Salto da un ruolo all'altro con una velocita' incredibile a volte... ve lo devo confessare... mi ritrovo in macchina con un momento di amnesia... e mi dico "o cavoli e ora dove sto andando? Al college o al negozio?". Solo qualche attimo... e dopo mi viene da ridere! Ma non c'e' molto da ridere!

lunedì 1 marzo 2010

Io ostetrica?

Io ostetrica? Chi l’avrebbe mai detto. Eppure mi sono resa conto che, se passi gli anni a domandarti cosa farai da grande, a mandare questa domanda nell’universo aspettando che la risposta arrivi, ad un certo punto la risposta arriva. E sai che e’ la risposta giusta e sai che e’ la strada giusta. Sai che le distanze linguistiche e chilometriche smettono di esistere, che c’e’ una forza che fa in modo che tutto trovi il suo posto, che tutto si aggiusti al posto giusto.
Perche’ la risposta e’ nel cuore. Li’ da sempre, solo che la vita a volte e’ assordante e non ci lascia abbastanza silenzio per ascoltarla.

Anche se la paura e' tanta. Perche' i miei impegni familiari sono forti. Ho tre bambini e un marito e viviamo dall'altra parte del mondo. Un lavoro part time, i corsi serali di italiano e di cucina italiana e ora l'universita'. Non ho molti aiuti ed e' questo che in questo momento mi spaventa di piu'. Confido nella forza dell'amore, nella forza dell'universo che ci ha portati qui e che mi sta trascinando con tutta la sua forza verso questa nuova avventura!

Sono una mamma della Casa di Maternita’ "La Via Lattea". Le appartengo. Appartengo alle sue ostetriche, alle sue educatrici, all’Uovo e alle mamme che ho conosciuto e con cui ho condiviso li’ pezzi della mia e della loro vita. Il desiderio di diventare ostetrica mi ricordo di averlo espresso una volta a Nadia e lei mi ha rassicurata, mi ha incoraggiata, nonostante sarei stata un po’ piu’ matura delle mie coetanee. Ma poi, il tempo si dilata, i figli uno dopo l’altro e poi il trasferimento qui ad Auckland in Nuova Zelanda. Quel desiderio li’ ha lasciato spazio alla loro richiesta di attenzione, al loro bisogno di presenza. Sono prima di tutto una mamma e poi tutto il resto.
Ho ricominciato a lavorare, part time. Ho fatto tanti lavori diversi e ad un certo punto, pero’, mentre, stanchissima, tornavo da un lavoro che non mi soddisfava, ho di nuovo posto quella domanda fatidica: Cosa faro’ da grande? E nel silenzio della macchina, la risposta e’ arrivata: Devi fare l’ostetrica.

Eccola li’ la risposta che non ascoltavo. Lo sapevo, ho pensato. Lo sapevo gia’! Sono tornata a casa, mio marito per poco cade dalla sedia. Durante il fine settimana cerco informazioni su internet. L’universita’ che offre ad Auckland il corso di ostetricia e’ a 10 minuti di macchina da casa, 15 minuti in autobus! Il lunedi’ vado ad informarmi e mi danno tutti i moduli da compilare. Esprimo i miei dubbi alla persona che mi porge i moduli, segretaria della facolta’.
Sono troppo “vecchia”? E lei, che ha un cognome italiano, sorridendo mi risponde: “L’eta’ media delle studentesse di ostetricia e’ 35 anni, non le prendiamo troppo giovani: non hanno esperienza della vita.”
Sono “straniera”? Risposta:”In Nuova Zelanda e’ importante avere ostetriche di culture diverse, avranno a che fare con tantissime culture e per questo saranno empatiche con le altre donne.”
Ho tre figli? Risposta:”Avere dei figli e’ solo un punto a favore nella selezione. Vuol dire che saprai capire cosa provano le donne in gravidanza e nei primi mesi con i loro bambini. “

Quando ho iniziato la trafila della selezione sapevo che non sarebbe stato facile entrare. Le domande sono 400 e i posti sono 80 ad Auckland. La commissione guarda il curriculum, chiede delle referenze, poi vi e’ un esamino scritto, poi un’intervista. E quella forza di cui parlavo prima ha fatto in modo che tutto si aggiustasse al posto giusto, ed eccomi qui. Domani comincio la mia grande avventura che sara’ documentata prontamente su questo blog.
Venerdi' c'e' stato il giorno di orientamento. Eravamo moltissimi della facolta' di scienze mediche (Health Sciences) . Ci hanno divisi per gruppi a seconda dell'indirizzo.
Uno Student Mentor ci ha portati in giro per tutta l'universita', ci ha spiegato a cosa servivano tutti gli uffici, come accedere alla biblioteca e ha risposto a tutte le nostre innumerevoli domande.





All'interno del cortile, diciamo cosi', avevano messo dei gazebo di varie associazioni per studenti che offrivano gadgets e informazioni di ogni genere. Panini e salsicce al barbeque a non finire. Un bell'inizio. Tanto vento e una bella atmosfera rilassata.

E domani si comincia!